Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Quando tu pareggi una partita al 97' su calcio di rigore, sull'ultima giocata, perché poi l'arbitro avrebbe fischiato, il punto lo puoi considerare guadagnato perché la partita l'avevi persa. A un certo punto la Roma ha fatto lo stesso pastrocchio di Como, la cosa si è ripetuta, la Roma mi sembrava posseduta dal demone di Juric a un certo punto, perché non si può attaccare in questo modo. Ora però, se succede una volta, va bene, dice magari la squadra ha ancora in mente alcuni movimenti di Juric ecc. Ma se si è ripetuto, io una domanda la devo fare anche a Ranieri, perché da lui io questo non me lo aspetto. Quindi io non voglio parlare tanto delle sostituzioni perché poi i sostituti della Roma li vediamo, la panchina è quella che è. Però sull'assetto della squadra, su come era messa in campo nel momento in cui prende gol in contropiede avrei molto da ridire, perché non me lo aspetto. Un contropiede 4 contro 3 in cui i 3 erano i difensori, a centrocampo non c'era anima viva. Dice "Voglio fare un calcio più offensivo", ok, sono d'accordo, ma quando si dice "attaccare mantenendo l'equilibrio", significa che deve esserci una distribuzione dei giocatori sul campo abbastanza omogenea, le zone del campo vanno occupate tutte, non è possibile che perdi palla nella trequarti e ti trovi con 30 metri di campo senza un giocatore tuo. Ecco, io mi aspetto che su queste cose qua Ranieri intervenga e quello che è accaduto ieri francamente mi ha sorpreso, perché dopo quello che era successo a Como, speravo che il problema fosse archiviato, invece si è riproposto un'altra volta. Il problema non è tanto attaccare troppo, il problema è quando si attacca male, perché non è mai troppo l'attacco, se lo fai cum grano salis puoi attaccare pure tutta la partita. Però devi attaccare con equilibrio. Io considero il centrocampo ideale della Roma attuale quello composto da Koné, Paredes e Pisilli, secondo me questo deve essere il centrocampo in tutte le partite. Però capisco anche giocarsi la carta Pellegrini che magari davanti può darmi qualcosa in più. Ieri però non te l'ha data e non te la dà quasi mai, a parte il derby. Quindi già quello è un azzardo. Ti dice bene, vai sull'1-0: per quanto mi riguarda, 30 secondi dopo dovevi togliere Pellegrini e mettere Pisilli. Poi se tu hai un Koné che non è in grande forma, hai Pellegrini che a centrocampo in fase difensiva non ti dà niente e hai Paredes, non puoi spostare in avanti pure Paredes, perché Koné è uno che un minimo può rientrare, Pellegrini non lo fa e Paredes se va avanti non ce la fa a rientrare. Paredes deve rimanere dietro perché poi rimani scoperto. Queste cose è il tecnico che deve dirle ai giocatori".