Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
La situazione di Frattesi?
"Su Frattesi negli altri anni la Roma aveva fatto il giochino del rialzo, mentre questa volta sembra che sia veramente interessata. La conferma più importante arriva dall'Inter, perché Marotta ha ammesso che Frattesi non andrà mai al Napoli e alla Juventus perché sono dirette concorrenti. La Roma, ahinoi, non la considerano una concorrente al momento. Quindi l'Inter ha fissato un prezzo alto che è di 45 milioni, ma non è che la richiesta poi debba essere uguale all'offerta, si può limare. E soprattutto ha aperto a una formula di un pagamento "alla Locatelli", rateizzato negli anni e non tutti e subito ma un obbligo di riscatto spalmato su 2-3 annualità che diventerebbe più sostenibile".
Contropartite tecniche?
"Per quanto riguarda Cristante, l'Inter dice di essere interessata, ma che si tratta di un'operazione slegata, non c'entra niente con Frattesi. Ammettono che è stato offerto, il giocatore potrebbe anche andarci, ma non rientra nel pacchetto Frattesi, potrebbe essere un prestito. La volontà di Cristante è di andare via, come quella di Frattesi".
Quante possibilità ci sono?
"Fino a ieri mattina avrei detto poche, ma con la pioggia di conferme che sono arrivate ieri sera dico che è fattibile, più che altro per la formula. Poniamo che si chiuda a 40, che per me è tanto e forse a qualcosina in meno te lo danno, ma facciamo 40: 20 tifi per il Sunderland e speri che ti arrivino da Le Fée a giugno e 20 li paghi fra 2 anni, quando si spera che la Roma anche altri incassi dalla Champions e dall'Europa. Non è un'operazione impossibile, è un'operazione dispendiosa. Poi si può discutere se vale 40 milioni, per me non vale il doppio di Koné, ma quello ci interessa il giusto, perché nella Roma farebbe il titolare".
Sulla situazione del giocatore all'Inter.
"Lui paga Mkhitaryan. Quando si parlava di lui per la Roma la scorsa estate lui diceva no perché pensava che Mkhitaryan avrebbe trovato meno spazio per l'età. Invece ha visto che non è così e ora lui in primis chiede di andare via. Però parliamo di un giocatore che quando ha giocato è stato sempre decisivo, anche in Nazionale".
Quanto sta spingendo il procuratore?
"Lui in questo caso ha due giocatori, Frattesi e Cristante, che vogliono andare via entrambi, poi sappiamo che i procuratori sono ben contenti di fare passaggi di proprietà, soprattutto se il valore aumenta, e quindi sta spingendo anche lui, questo è chiaro. Poi Frattesi non ha chiesto necessariamente di andare alla Roma, lui vuole giocare di più e alla Roma sicuramente giocherebbe di più, potrebbe giocare con Paredes e Koné".
La Roma sta provando a comprare Saelemaekers.
"Sì, ci stanno provando non dico a tutti i costi però Ranieri ne ha chiesto la conferma. È un discorso da fare col Milan, la cifra è stata stabilita, sono 15 milioni, la Roma spera di non darli visto che c'è Abraham in mezzo. Col senno del poi andava fatto lo scambio a titolo definitivo in estate, ma Abraham non si abbassava l'ingaggio, poi non erano d'accordo sulla cifra perché la Roma chiedeva 6 milioni in più. Oggi secondo me alla pari la puoi fare. Pero devi convincere Abraham ad abbassarsi l'ingaggio, perché prende più di 6 milioni e il Milan non glieli dà. Ma anche senza scambio, 15 milioni per Saelemaekers è una cifra che puoi spendere".
Su Sartori?
"Sartori non escluderebbe Ghisolfi, che comunque già adesso sta facendo un altro ruolo, noi lo chiamiamo direttore sportivo ma poi se andiamo a guardare il mercato, dopo Le Fée, che è stato un flop, quasi tutti o giocatori sono stati scelti un po' male dalla Souloukou, un po' scelti da De Rossi, alcuni bene altri meno. Adesso li sta scegliendo Ranieri. Di conseguenza, rispetto a Ghisolfi, Ranieri ha sicuramente un peso in più nella scelta di un giocatore, poi Ghisolfi va lì e lo tratta, fa quello che fanno dei dirigenti che non sono chiamati necessariamente direttori sportivi. Può ricoprire un ruolo nello scouting e nell'operatività. Alla Roma manca la figura del direttore sportivo vero e proprio e credo che Ranieri se lo aspetti, in una recente conferenza ha detto che "gente che capisce di calcio qui è sempre ben accolta", lì parlava di Balzaretti ma credo si riferisse a qualcosa di più importante. Quindi lui se lo aspetta un dirigente italiano, perché Ghisolfi ancora oggi fatica ad avere conoscenze sul territorio".
Saresti sorpreso se Ghisolfi si dimettesse dopo il mercato?
"Se si dimettesse sarei sorpreso. Se venisse declassato o allontanato non mi sorprenderebbe, perché i Friedkin li conosciamo".
Sugli altri ruoli? Si è parlato di Kayode.
"La Roma si era interessata a Kayode, però poi non si è fatta più sentire, infatti lo danno quasi per fatto al Parma in prestito, credo che andrà lì. La Roma si era interessata con la Fiorentina, col procuratore meno. E qui torniamo al discorso che bisogna conoscere i procuratori italiani. È quello che manca. Ranieri sicuramente li conosce, ma serve una figura dirigenziale che tratti con questi personaggi, che sono tanti e variegati in Italia. A Ghisolfi manca proprio l'agenda in questo senso".
Su Pellegrini com'è la situazione?
"Il gol di Pellegrini ha cambiato la percezione che abbiamo a livello cittadino ovviamente, perché il gol al derby è importante, ma non cambia la percezione della società su di lui. Pellegrini a giugno deve o trovarsi una squadra, perché poi va a scadenza, o, se vuole trattare il rinnovo, su cui al momento non c'è un'apertura da parte della Roma, bisogna trattare su cifre molto inferiori a quelle che percepisce oggi. L'intenzione della Roma non è cambiata. A gennaio resta, ma anche senza il gol al derby sarebbe rimasto, in primis perché ora non vuole andare via e poi era difficile qualcuno che facesse offerte e pagasse quello stipendio. Questo gol ti permette di stare più sereno in questo periodo, ma a giugno si ripropone il tutto perché è un giocatore che va a scadenza e ha il contratto più importante della squadra insieme Dybala. A giugno verrà fatto questo discorso, che è orientato sulla cessione, a meno che Pellegrini non faccia 2 gol in questi mesi. La sua posizione nella Roma non è cambiata, è cambiato lo stato d'animo".
Sono veri gli interessamenti per Gollini e Fullkrug?
"Fullkrug non mi risulta, non credo che sia nei piani. Su Gollini non lo so. Era stato cercato da De Rossi in estate, quindi non so se venga messa in mezzo la Roma per quel motivo. Però fino a giugno non penso che la Roma cambi il secondo portiere, magari lo farà a giugno, ma è un'operazione minore. Tra l'altro Gollini vuole andare via perché non gioca, ma a Roma non giocherebbe".