Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Frattesi? Può essere eccome, perché all'Inter non gioca e uno come lui, che comunque in Nazionale ha un suo spazio ma nel club è chiaramente un rincalzo, che voglia giocare titolare in questa fase della sua carriera ci sta tutto ed è comprensibilissimo. Alla Roma uno come Frattesi servirebbe come il pane. Quindi è possibile, si tratta di capire a che cifre si può fare. Se mi dite 45 milioni tutti cash io ci penso perché stiamo parlando di una cifra molto importante. Se invece parliamo di 45 come valutazione, ma poi ci mettiamo un giocatore che può essere Cristante, che è più grande di Frattesi e quindi nel cambio ci sta che tu possa mettere dei soldi sopra, allora non solo diventa possibile, ma anche auspicabile, nel senso che Cristante ce lo hai avuto per tanti anni e non ci sei andato chissà dove e se vuoi costruire una squadra di un certo livello, uno come Frattesi devi provare a prenderlo. Se l'Inter accetta dei concambi io mi metterei subito al tavolo. Se poi non lo prendi, dipende dal motivo, ma quello è un problema successivo. A me al momento interessa il segnale psicologico che tu dai, anche a livello collettivo, perché se in questo momento prendi uno come Frattesi, che contanti o non contanti e valutato 40-45 milioni, significa che la Roma, che attualmente è al decimo posto, nella prossima stagione vuol fare le cose in grande. Manderesti un segnale ai tifosi della Roma in primis, ma un po' anche a tutta la Serie A e questa non è una cosa da poco. Noi abbiamo anche bisogno di un segnale, di una scossa da parte di Friedkin, fateci vedere che esistete e che avete un portafoglio bello robusto. A Bologna serve la prima vittoria in trasferta, se perdi, resti inchiodato a quella metà classifica e non ti muoversi quasi più, perché la Roma ha già perso tante occasioni. Se vuole recuperare qualche posto in classifica e andare oltre il recupero dell'Udinese, deve cominciare a fare qualcosa. La vittoria in trasferta manca a troppo tempo e io manderei un messaggio ai giocatori: ragazzi, è arrivato il momento che vi diate una mossa. Poi il risultato lo valutiamo dopo, può darsi che non lo faccia per cause di forza maggiore, però voglio vedere in campo una squadra che per 90 minuti cerca la vittoria, perché è arrivato il momento, non si può più differire, non è accettabile che non vinca in trasferta da mesi. Visti i trascorsi, Pellegrini non deve avere il posto garantito. Dopodiché uno si affida a Ranieri, a seconda di come lo vede in settimana, sulla decisione di farlo giocare oppure no. A me interessa solo che non abbia il posto garantito, perché se uno ha il posto garantito non può funzionare. Deve giocare chi merita, questo è fondamentale. Visto che la partita è in trasferta, considerando che il Bologna è una squadra pericolosa, io non lo farei giocare, però Ranieri sa quello che fa. L'importante è che Pellegrini il posto in squadra se lo guadagni di volta in volta".