Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Se parliamo di Sarri va bene, se parliamo di Pioli va bene, ma se cominciamo a parlare di nomi come Allegri significa che noi siamo in lista d'attesa, nel senso che si profila uno scenario del genere noi siamo la seconda, la terza scelta. Ed è una cosa abbastanza sconcertante perché noi sappiamo da novembre che la Roma per il prossimo anno deve prendere un nuovo allenatore, quindi diciamo che rispetto a tutti gli altri avevamo un vantaggio competitivo che era il tempo, mesi e mesi a disposizione. Evidentemente se la Roma non ha ancora preso un allenatore, da un lato magari è che le idee non sono particolarmente chiare, ma dall'altro c'è il fatto che non ha tutto questo potere persuasivo evidentemente. Perché probabilmente qualche allenatore big dice "Sì, sì me la tengo calda la pista Roma, però se arriva qualcosa di meglio...". In fondo è quello che io ho sempre pensato di Gasperini anche, che sarebbe anche venuto ma sempre come seconda scelta. Io resto convinto che Gasperini, se lascia l'Atalanta, ha voglia di rimanere in qualche grossa squadra del nord, non è uno scenario esaltante. A Roma ormai siamo abituati, io no perché non voglio rassegnarmi, ma ci siamo abituato alle telenovelas. Cioè, bisogna prendere un giocatore e le trattative durano 8 anni, bisogna prendere l'allenatore e le trattative 16 anni. Insomma, quando arrivano sono già vecchi. A un certo punto i Friedkin ci avevano pure abituato a fare i blitz alla Mourinho, facessero la stessa cosa pure adesso. Invece vedo che la cosa è lenta lenta, passa il tempo e ancora non si quaglia nulla. L'equazione è semplice: se non puoi prendere grandi giocatori, almeno devi prendere un grande allenatore, sennò veramente non vai da nessuna parte. Se puoi permetterti di prendere qualche grande giocatore, sull'allenatore ci puoi anche ragionare. Ma se tu hai un mercato asfittico davanti, se poi sta squadra la metti pure in mano a uno così così, ma veramente dove vuoi andare. A proposito di punta, resta da capire se devi prendere una punta al posto di Dovbyk oppure un altro grande attaccante da affiancarli. Io ieri stavo ragionando su Lukaku, perché ce lo avevamo noi. Lukaku ha segnato poco più dei gol di Dovbyk ma fa tanti assist un lavoro allucinante durante la partita. Dovbyk ha fatto quei 10-11 gol e basta. E allora un centravanti così o lo sostituisci, ma è una cosa complicata, oppure gli devi mettere vicino a un altro grande attaccante ma forte. Se Ranieri deve lavorare sulle motivazioni della squadra? Il rischio c'è, a me sinceramente da questo punto di vista il derby non è piaciuto proprio per niente, nel senso che io ho visto più motivata la Lazio, che è una cosa che non si può sentire. Quindi l'impressione che possa esserci una stanchezza psicologica dopo aver fatto questa serie positiva c'è. Anche perché, dai discorsi che fanno i giocatori, a me sembra gente che si accontenta, sono tutti felici che hanno fatto la striscia positiva".