Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Al di là della dicitura dirigente/consulente e queste cosa qua, però tutti quanti, nessuno può dire che non è vero, tutti quanti, quando è arrivato Ranieri, abbiamo avuto la sensazione, l'idea, che Ranieri fosse il plenipotenziario a Trigoria. Su questo non c'è dubbio. Poi col passare dei mesi sono arrivati i distinguo, le cose... e adesso abbiamo capito una cosa, cioè che lui sarà consulente senior, massimo, tutto quello che vuoi, dei Friedkin per quanto riguarda le cose tecniche. Questo l'abbiamo chiarito. Però Ranieri non ci ha rassicurato a 360 gradi su tutto. Nel senso che ha ripetuto molte volte che lui la faccia ce la mette nella misura in cui conta e decide qualche cosa. Questo significa che per adesso, per carità, va tutto bene, ma appena una volta Ranieri consiglia una cosa e i Friedkin ne fanno un'altra, la seconda, la terza e Ranieri la faccia non ce la mette più, nel senso che lui la faccia ce la mette solo se lui capisce che incide, cioè se vede che i suoi consigli vengono attuati, perché se lui continua a consigliare cose che poi non vengono attuate, mi pare di capire dall'intervista che lui dica "io che ci resto a fare?". Mi sembra chiaro. Leggo l'intervista di Ranieri e mi sento rassicurato al 100%? No, ho le stesse perplessità che avevo prima. L'unica speranza di un "botto" di Friedkin può essere l'allenatore, perché l'antifona l'abbiamo capita: non è aria di rivoluzioni tecniche con 10 giocatori via e 10 giocatori dentro. L'intervista di Ranieri lo conferma. Per cui quando lui dice "dobbiamo andare a ritoccare dove siamo un po' più deboli", mi fa immaginare che parliamo di 2-3 ritocchi, non di più. La realtà mi sembra questa al momento. E questo renderebbe ancora più necessario un grande allenatore. Ranieri ha detto che una seconda punta che segna serve. Io ho un tarlo da settimane, ovvero la preoccupazione che una delle possibilità sia il tecnico straniero, quello a sorpresa, che magari non è ten Hag, però una cosa del genere. È una paura che ho".