Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Inter-Roma domenica alle 15 scelta equa? Alla fine alla Roma non cambia niente. Sentivo dire che la Roma ha protestato, ma in verità non ha detto niente, l'unica cosa è che non voleva giocare il 21 maggio, in mezzo a due partite importanti. Ma tanto lì era il Napoli che non ti vi faceva giocare, decidevano loro. La cosa più brutta è che l'Inter non ha accettato la deroga. L'Inter è stata autorizzata a giocare sabato, non alle 18 ma alle 20:45 e ha rifiutato di giocare sabato sera. Ha rifiutato perché nella riunione tra Inzaghi e i giocatori si sono detti "passiamo per gli unici che se ne sono fregati del lutto per poche ore rispetto al Barcellona. Non c'è altra spiegazione. C'è un grosso vantaggio, ovvero che quest'anno, nel momento in cui prendi l'allenatore, capisci definitivamente tutto sulle intenzioni dei Friedkin. Se prendi Conte, per esempio, vuol dire che costruiscono pure sui, se prendi Pioli capisco che giochiamo ancora con Pellegrini capitano secondo me è questa la lettura. L'allenatore non l'hanno preso e si stanno barcamenando su delle risposte che gli devono dare. La Roma non è una prima scelta per l'allenatore che viene. Cioè la può essere forse per un De Zerbi, per un Farioli, per questo genere di allenatore, ma non lo è per Conte, per Allegri, Ancelotti e tutti quelli che potrebbero dare una svolta alla società, per questi non sei la prima scelta. Per me sarebbe una sorpresa Conte, ma non lo scarto, oggi non lo scarto più come prima, perché secondo me se Conte lascia il Napoli, che è una squadra che può investire minimo 150 milioni, e viene qui, significa che gli danno garanzie. Ma è un esempio. L'allenatore farà la differenza, anche in negativo".