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(24/04/2025) On Air

Francesco Balzani a Te la do io Tokyo: L'allenatore ancora non è stato preso e non è detto che sarà frutto del lavoro di Ranieri

Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.

Oggi chi comanda nella Roma?
"Comandano i Friedkin, nel senso che comanda la loro "umoralità", se vogliamo chiamarla così, perché ci sono le indicazioni Ranieri, le indicazioni di Ghisolfi, le indicazioni di quell'altro, ma poi alla fine ogni giorno cambia il borsino. C'è il borsino Farioli, c'è il borsino Montella, torna il borsino Ancelotti, il sogno dell'instant team. Ma l'avevamo già visto questo tipo di procedimento, lo abbiamo visto quest'anno, quando è stato preso De Rossi e poi è stato annullato un progetto giovane e quando arrivò Mourinho, che all'inizio si disse di un progetto verde, poi cambiò in intanto team, poi tornò al progetto verde. E mi sembra che si stia continuando in questo flusso di cambiamenti di idee. L'unica cosa certa è che la Roma non potrà fare un mercato da instant team come pensano giustamente i tifosi, da 200/300 milioni. Però io non ti escludo che arrivi in tecnico esperto, non escludo niente sull'allenatore, ho alzato le mani, non ci si capisce nulla. Spero che ci stia capendo qualcosa Ranieri, perché Ranieri la sua lista l'ha data e la sua lista non contempla alcune giovani candidature che stanno spingendo molto in queste settimane. Quindi dal nome capiremo se comanda Ranieri o non comanda Ranieri. Io ho l'impressione che alla fine la decisione la prenderanno i Friedkin e sarà una decisione che non è detto sia frutto del lavoro di Ranieri". 
 
Se non sceglieranno uno dei tre allenatori che vuole lui, Ranieri se ne andrà?
"Sì, secondo me non resta come dirigente. Potrebbe, come ha detto lui, ricoprire un ruolo più marginale, da  consigliere, quello che faceva l'ultimo Baldini. Io credo che se la Roma prende Farioli o prende Fabregas, che poi non viene perché resta a Como, però se prende uno di quelli che lui proprio non ha indicato, io fatico a pensare che possa sposare un progetto che non c'entra nulla col pensiero che aveva lui di Roma. Quindi sarà decisiva la scelta dell'allenatore, questo lo sappiamo, però non credo che sia stata ancora fatta, io ho la convinzione che ancora non sia stato fatto l'allenatore, perché altrimenti una vocina sarebbe uscita. Il giorno che arrivò Mourinho siamo tutti cascati dal pero, però una vocina era uscita, che poi non era stata ascoltata. In questo caso non c'è nemmeno quella. Perché chi ti dice "Sono sicuro di Allegri, dice una cazzata", perché Allegri dice altro, c'è chi dice di Sarri ecc., ognuno ha le sue sensazioni, ma le sensazioni sono una cosa s le notizie sono un'altra. Oggi non c'è una voce sull'allenatore, ne possiamo tirare fuori uno al giorno ma non ce n'è una certa". 
 
Ormai ti sei messo in una posizione di debolezza nei confronti di alcuni allenatori.
"Sì e adesso questo vale anche per allenatori che magari noi non riteniamo di buon livello. Pioli non lo riteniamo di ottimo livello, non credo che nessuno pensa che Pioli sia un top. Eppure Pioli ti ha detto "Aspetta, vediamo, perché qui magari vinco lo scudetto, mi fanno il rinnovo automatico, sono altri 15 milioni". Non sei nella condizione di poter condividere un grande allenatore. Poi può essere che, ad esempio, il Milan decida di continuare con Conceicao e Allegri non resta il secondo anno di fila fermo e magari di conseguenza accetta la Roma. Ma è sempre una conseguenza di altre scelte. Oggi non c'è un allenatore che dice "Magari la Roma", cioè te l'ha detto Gasperini un po' coglionella, ma non c'è un allenatore oggi che sogna di allenare la Roma, per una serie di motivi. Rischiamo di andare oltre maggio? È molto probabile". 
 
Su Steijn.
"Va detto che quando ci sono una squadra italiana e una olandese, il giocatore tende ad andare in Italia, vedi pure Salah-Eddine, che era cercato in Olanda e poi lo ha preso la Roma. Ho visto delle immagini di questo giocatore, ha fatto tantissimi gol quest'anno, ma anche l'anno scorso è andato bene, è un buonissimo giocatore. Però Steijn è un trequartista di 1,73 m, lì hai Baldanzi, Soulé e Dybala. Al nuovo allenatore gli va bene Baldanzi? Gli va bene Soulé? Non lo sappiamo. Quindi l'interesse c'è su questi calciatori, ma prima di poter chiudere e di spendere 20 milioni, io spero che venga interpellato il nuovo allenatore. Cosa che però non è stata fatta nemmeno quando l'allenatore c'era, perché quando c'era De Rossi, Le Fée non era un giocatore scelto da lui. Così come Salah-Eddine non credo sia un giocatore scelto da Ranieri. Però almeno gli sono stati sottoposti. Ecco, cerchiamo di evitare anche di non sottoporli i giocatori all'allenatore. Per questo dico che sono voci, magari c'è qualche sondaggio, ma trattative vere e proprie adesso non possono esserci, perché non c'è l'allenatore". 
 
Sei sicuro che non ci sia già un accordo con qualcuno?
"Loro sono molto bravi su questo, sono sono veramente i più bravi del mondo nel coprire le notizie, lo ammetto è pure una difficoltà per noi. Però anche quando hanno fatto colpi a sorpresa, vedi Lukaku, vedi Dybala, qualche vocina usciva. In questo caso onestamente non registro nessun tipo di preferenza. Poi si è capito Ranieri che tipo di allenatore vuole. Possiamo dire che nella sua lista ci stanno Sarri, Pioli e probabilmente Allegri. Però, da qui a dire che i Friedkin sceglieranno uno di questi o che questi allenatori sceglieranno la Roma, ce ne passa". 
 
Qual è la certezza da cui la Roma riparte per la stagione 25-26?
"L'unica certezza in questo momento, che piaccia o no, è che il direttore sportivo è Ghisolfi, non ce ne sono altre, perché l'allenatore non lo sappiamo, se Ranieri resta o come resta, non lo sappiamo e probabilmente sta cercando di capirlo anche lui, il direttore commerciale mi sembra che ancora non sia stato nominato, il Ceo non è stato ancora nominato, il direttore tecnico non è stato ancora nominato. Qualche giocatore ha rinnovato, Dybala possiamo dire che resterà, sono quasi certo che resterà, altri anche se hanno rinnovato non siamo certi che resteranno, perché poi dipende anche lì dal nuovo allenatore". 
 
All'Everton i Friedkin hanno un nuovo socio molto ricco. Fronte Roma si muove qualcosa in questo senso?
"Quando compri in Premier è facile trovare soci, perché lì basta il nome Premier. Poi l'Everton è una squadra che ha un suo seguito. Adesso quest'anno è partita maluccio, ma è una squadra che ha vinto pure scudetti tanti anni fa, è  una squadra importante. Oggi la Premier attira chiunque, la Serie A non attira. Poi se vedono che la Roma non va in Champions da 6 anni e tutto il resto, attira ancora meno. L'unico appiglio, che è un'altra incertezza, è lo stadio e quello potrebbe rappresentare magari la calamita per un socio, ma non ci sogniamo quel tipo di socio. Se arriva quel tipo di socio è perché la compra la Roma. E io sono ancora convinto che se la Roma dovesse essere venduta un giorno, sarà venduta in America e non in Arabia come sogniamo noi, di questo ne sono stra-convinto, però non è il momento. Non è il momento perché la Roma non è appetibile, a livello economico perché deve risolvere delle problematiche, a livello tecnico, non ha lo stadio. Di conseguenza non c'è il pacchetto che interessa a questi investitori. L'Everton ha già tutto questo: è una squadra che sta andando male, ma lo stadio ce l'ha, i soldi entrano, è in un campionato molto ricco e molto molto in vista".

Su Mourinho.
"Lui sarebbe perfetto per questa roba qua, per me sarebbe l'allenatore perfetto. Lui aveva detto che accettava pure questo tipo di Roma qui. E peraltro qualche campione te lo faceva arrivare comunque, perché noi parliamo sempre di Lukaku e Dybala ma la Roma ha preso Matic, ha preso Wijnaldum, che in quel momento, lasciando perdere quello che è successo, era un giocatore che siamo andati a prendere tutti all'aeroporto. Cioè lui aveva questo appeal che ti permetteva anche di poter sognare di arrivare in una finale europea, perché la Roma era costituita anche da giocatori forti, magari presi in prestito o a parametro zero, però intanto con Mourinho arrivavano. Mandarlo via è stato un errore imperdonabile. Tu dagli questi 110 milioni a Mourinho la scorsa estate e stai già in Champions".

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