Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 25 ottobre:
"La Roma è tornata, ha fatto una bellissima partita gagliarda e tosta pero non vince.
Per quanto riguarda i singoli, Ibanez ha giocato bene in fase difensiva ma, male in fase di possesso palla, bene Mancini in marcatura su Osimhen, migliori in campo sono stati per me Zaniolo e Cristante mentre molto male Mkhitaryan.
Mourinho ha delegittimato quei 5-6 panchinari per esaltare i titolari di oggi che potrebbero essere le riserve di domani quando ci sarà una campagna acquisti importante.
Un bel rimpianto è vedere ieri Anguissa che poteva essere nostro, è un bel giocatore con grande corsa e buona tecnica, un gigante a centrocampo.
Noi, in tempi non sospetti, siamo stati i primi a dire quello che sabato in conferenza stampa Mourinho ha detto su Pallotta e soci ma ormai non mi interessa più visto che lo diciamo da anni quindi non è niente di nuovo per noi.
Oggi rivedo un po’ la sindrome dei romanisti, cominciamo a piangere per quello che i Friedkin hanno trovato dopo Pallotta, un po’ come facevano i pallottiani quando si lamentavano di quello che avevano lasciato i Sensi. A me non interessa di quello che hanno trovato i Friedkin e non mi interessa quanti soldi hanno speso per la ricapitalizzazione, più leggo questo più dico basta con i commercialisti nella Roma, anzi, commercialisti prendetevela con Mourinho quando si lamenta nelle conferenza stampa perché vuole i giocatori per vincere.
Io ho sempre messo in discussione tutti i presidenti perché abbiamo sempre detto che servono i campioni per vincere gli scudetti e sono contento che Mourinho la pensi come noi, o meglio, noi la pensiamo come lui.
Quest’anno guai ai vinti, stanno solo aspettando che la Roma fallisca nei risultati per dire che la gestione dei Friedkin è come la Roma di Pallotta."