Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"L'intervista a Totti è una lezione giornalistica a Sky, quindi faccio i complimenti ai colleghi de Il Messaggero. Io rivendico il 4/5 sul mercato. Riguardo alle parole di Totti, Pellegrini è un dettaglio, perché se non gioca e hai altri giocatori, vai avanti uguale, il passaggio importante è quello sul mercato, sui giocatori che hai preso e quello che hai speso. A Mourinho che era arrivato sesto il primo anno, gli hanno rimproverato il mercato da 80 milioni. Se sbagli il mercato sulle cifre poi te lo porti per anni. Quest'anno che ne sai com'è Le Fée, come fai a saperlo? Non lo conosceva l'allenatore della Roma, ma perché tu ti devi sbilanciare su Le Fée e dire che è un grande giocatore, ma come fai? E Totti ha detto questo: i soldi li dovevi spendere in un altro modo, perché sai che si potevano spendere in un altro modo. Senza arrivare ai Bellanova, ai Frattesi, perché ora è troppo facile, è quello il discorso. Perché noi diamo 7 sulla parola: chi è da 7? Noi abbiamo dato 7 a Soulé che è retrocesso, l'ultimo suo gol su azione credo sia di dicembre, cominciamo a dire queste cose, perché poi nel contesto che abbiamo preso Soulé è un bel colpo, ma prima dovevi prendere Koné, dovevi prendere prima Danso o Hermoso, dovevi mettere l'allenatore nelle condizioni che partiva e faceva 9 punti, compresa la partita con la Juve, che era una Juve sperimentale, non dimentichiamocelo. Il fatto della discussione tra tra De Rossi e la Souloukou lo abbiamo tirato fuori noi un mese fa e la Roma non aveva ancora preso i due difensori e Koné. Per cui con quei giocatori hai un po' raddrizzato e dal 5 puoi arrivare al 6, ma sono arrivati tardi. Molti si dimenticano quello che è stato detto a De Rossi durante il periodo in cui le cose andavano bene l'anno scorso: "Ma lo vedete non c'è più nemmeno il direttore sportivo, questo è solo, questo è solo". È la cosa che chiedeva da Budapest Mourinho e nessuno gliel'ha mai riconosciuta. De Rossi è solo, in questo momento uno degli alleati è Totti, ma dopo che diventa? Che senti alcune radio, alcuni colleghi che dicono secondo la frangia pallottiana, che il nemico della Roma è Totti, non se ne esce. Perché se dici che nella Roma ci sono dei problemi sei un nemico. Pure se lo dice Totti, anche se parla il capitano non fa niente. Allora gli dicono che lo fa perché è stato bocciato e non lo prendono, lo fa perché dicono che questi sono americani e lui non parla l'inglese, per cui rosica. Tutte ste cose ma quante volte le avete sentite dire? Pure nel periodo Pallotta, quando lui è andato via. Le cose sono le stesse del Salone d'onore del Coni, lui dice le stesse cose in un modo diverso, perché ora va sullo specifico perché c'è De Rossi allenatore della Roma. Lui Mourinho lo ha sempre difeso, come ora sta difendendo De Rossi. A Roma c'è gente che non vedeva l'ora che se ne andasse Mourinho, io ancora non so per quale motivo perché non è che c'erano gli interessi. Quando parla di confusione sul mercato è una cosa gravissima, non grave, gravissima, secondo me".