(12/03/2025) On Air

Francesco Balzani a Te la do io Tokyo: A Trigoria pensano a Sarri e il rinnovo di Paredes è un indizio. Non fare Ranieri dirigente sarebbe un'occasione persa

Francesco Balzani di Leggo e La Gazzetta dello Sport è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.

La Roma pensa veramente a Sarri?

"A Trigoria ci pensano. È qualcosa che andava avanti già da qualche tempo ed è uno di quei nomi a metà tra il grande allenatore, che non arriva a meno che tu non faccia un cambio totale di registro, e il giovane, che Ranieri non vuole. Quindi visto che Ranieri in questo momento ha un appeal che sta risalendo anche nei confronti dei Friedkin, arriva il rinnovo di Paredes e tra i nomi proposti, non dico che sia il primo, però c'è anche Sarri. Volendo vedere il rinnovo di Paredes come una mossa per il futuro, tenderei a escludere Allegri, visti i problemi che hanno avuto alla Juve, non mi sembra un giocatore da Gasperini, mi sembra più un giocatore da Ranieri o da Sarri. Quindi è un indizio in più rispetto a tutto quello che si è raccolto in queste settimane in cui sono arrivate delle conferme sul gradimento da entrambe le parti, sia da parte di Sarri per la Roma che da parte della Roma per Sarri. Questo già era avvenuto nell'anno in cui poi venne Mourinho a sorpresa, però il giorno prima tutti parlavamo di Sarri alla Roma, avevano scelto lui di fatto, Tiago Pinto ci aveva lavorato, tutti avevano lavorato su Sarri, però poi i Friedkin hanno fatto il colpo di teatro e hanno convinto Mourinho e hanno fregato tutti, pure chi lavorava a Trigoria. Speriamo che possa avvenire lo stesso, se non è Mourinho, magari Conte o magari un altro".

 

Con Sarri, la squadra sarebbe già praticamente fatta, mancherebbe solo un esterno d'attacco. La strada sembra tracciata in questo senso...

"Questa è una rosa che a Sarri andrebbe bene, chiaramente con un paio di acquisti in più, ci vorrebbe un'altra ala. Lui non farebbe grandi richieste. Ci sono dei giocatori che lui stima, con Dybala lui si è trovato bene a Torino, è uno dei pochi con cui ha legato". 

 

Sarri non sembra il profilo di chi ha voglia vincere. E poi quando gli sono arrivate le critiche, lui è uno che ha anche litigato con i tifosi alla Lazio. 

"È anche vero che la Lazio l'ha portata al secondo posto. Forse è il meno rischioso dei nomi che sono stati fatti, tra quelli possibili, perché conosce la piazza, anche se l'ha conosciuta dall'altra parte, ha allenato il Chelsea, la Juve, il Napoli, che non è una piazza facile e dove gli hanno scippato uno scudetto. Ha delle caratteristiche più conformi rispetto a Gasperini. Gasperini sta ottenendo risultati leggendari all'Atalanta ma fuori non ha vinto nulla. È vero che è stato poco da altre parti, all'Inter è durato pochissimo. Se viene a Roma, non sai com'è Gasperini. Sarri, bene o male, quello che ti porta te lo aspetti". 

 

Ranieri è convinto di smettere di alienare? Per i Friedkin sarebbe la soluzione più semplice...

"Ranieri è uno a cui piace essere riempito di complimenti, ma come tutti. Mettiamo caso che la Roma arrivi quarta, non dico niente sulla coppa, e non è una roba impossibile per Ranieri, ha fatto cose molto più impossibili. È possibile che lui la porti quarta, difficile ma possibile. In quel momento che fai? Poi lì è difficile. Io dico che sarebbe un'occasione persa quella di non fare Ranieri dirigente, perché secondo me Ranieri, se tu gli dai pieno potere per fare il dirigente e prendi un bravo allenatore, per me hai completato l'opera. Alla Roma mancano i dirigenti". 

 

Ranieri si porterà Dybala in conferenza stampa.

"È un segnale. Mi sembra che ci andò anche a Milan-Roma dell'anno scorso sempre in Europa League, poi portò pure bene a Dybala. Quando ci sono le partite importanti sale pure il livello di chi parla in conferenza. Questa è una partita che forse Ranieri sa essere la più difficile da qui alla fine dell'Europa League, per me è la più difficile. Vedendo il tabellone possibile, se tu passi questa partita qui, non dico che vai in finale facilmente, ma hai ampie possibilità di arrivarci. A prescindere da quello che abbiamo visto dell'Athletic, io continuo a dire che la Roma è più forte dell'Athletic. Si diceva "La Roma deve temere Nico Williams...", ma è più l'Athletic che deve temere Dybala".

 

Giocherà Rensch? 

"Probabilmente sì. Te lo fa capire Ranieri domenica quando parla di Hummels e dice "mi è piaciuto, ma con questi ritmi". 

Difesa a tre con Cristante in mezzo? No, io aspetto Cristante a centrocampo con Koné e Paredes. Se mi devo aspettare la sorpresa, me l'aspetto lì con un centrocampo più folto, quindi togliendo un trequartista, diciamo Baldanzi. Però dietro mi aspetto Rensch, anche perché  lui lo fa riposare quasi tutta la partita con l'Empoli perché già sapevano di Celik, ed è quello che un po' per caratteristiche assomiglia di più a Celik. E mi aspetto Saelemaekers. Se Celik parte? Vediamo, lui voleva essere convocato, però anche se lo vediamo tra i convocati, è vero che ha un minima lesione, ma è pur sempre una lesione". 

 

Se Sarri arrivasse alla Roma, terrebbe Dovbyk o lo cambierebbe?

"Per me lo cambierebbe. Lui ha avuto altri tipi di attaccanti. È vero che ha avuto Higuain, ma lui era uno che giocava anche tanto con la squadra, si mangiava gli avversari, anche come carattere era molto diverso. Al Chelsea aveva Diego Costa. Quindi lui l'attaccante lì lo vuole che partecipi molto alla manovra, ma che sia anche cattivo. Ci vedo più Lucca come attaccante per Sarri rispetto a Dovbyk. Se Sarri potrebbe trasformare Dovbyk facendolo diventare più cattivo e a renderlo più partecipativo, questo non lo so, però vedendo quello di adesso non mi sembra l'attaccante ideale per Sarri, anche se poi il gioco potrebbe esaltarlo, perché arrivano più palloni. Però lui lo vuole anche cattivo. Dovbyk vediamo che segnale darà domani, le ultime due partite che ha giocato mi hanno un po' preoccupato, mi ero un po' rincuorato con il Como e invece poi mi sono preoccupato un'altra volta". 

 

Il nome di Sarri arriva direttamente da dentro la Roma?

"A Trigoria gira questo nome. Lui è libero, direbbe sì, non ci sarebbero eccessivi problemi per il fatto che è stato alla Lazio, lui non è Mancini". 

 

Perché il rinnovo di un anno per Paredes?

"È un ragionamento suo. Qua prende il doppio di quanto prenderebbe al Boca, perché il Boca gli aveva offerto un milione, qui prende 2,5 milioni, la Roma guadagna comunque perché ha il Decreto Crescita, quindi va a pagare meno. Però lui prende di più. Dopodiché tra un anno vedrà. Ieri lui non ha preso bene le reazioni dei tifosi del Boca e anche la storia della clausola, che è uscita in Argentina e che sia la Roma sia Paredes hanno smentito. Strano perché chi l'ha riportata è un giornalista che in Argentina ne ha prese parecchie".