Questa l'apertura di Mario Corsi nella puntata di Te la do io Tokyo del 28 aprile:
"La Roma va a Milano e sbanca meritatamente San Siro vincendo 0-1. Questa vittoria è un capolavoro di Claudio Ranieri. Secondo me, la chiave della vittoria di ieri e del potenziale miracolo – che speriamo si concretizzi – sta nell’intelligenza tattica e umana del mister, che non ha bisogno di ricorrere ai sofismi e alle filosofie tanto amate dagli allenatori moderni, come i vari Farioli, De Zerbi, ecc. Ranieri applica e fa cose apparentemente “semplici”, che in realtà dimostrano una conoscenza superiore del calcio: da allenatore vero di campo, non da studioso da lavagna. Tra le magie più evidenti c’è sicuramente quella di aver trasformato un ragazzo promettente come Soulé in un calciatore importante e concreto. E, dopo averlo tartassato e spesso escluso, ha contribuito all’esplosione di Koné, che ieri ha giocato una partita incredibile, dominando in assoluto il centrocampo. Vorrei anche ricordare che ieri la Roma ha vinto senza “attaccanti”, viste le prestazioni molto negative di Dovbyk e Shomurodov, e lasciando in panchina giocatori come Paredes e Saelemaekers. La domanda più importante,oggi, è: che allenatore ci sarà il prossimo anno? Perché, se non dovesse arrivare un vero big, io mi tengo Claudio Ranieri tutta la vita, anche se lui ha già detto che non vuole restare per nessun motivo. Uscendo dal campo e guardando al contesto più ampio, in questi giorni – con il funerale del Papa che ha riportato Roma al centro del mondo – trovo assurdo che i Friedkin, proprietari del club più importante della città, non abbiano speso nemmeno una parola. E, soprattutto, che non riescano a costruire una squadra degna di una città che è, e dovrebbe sempre essere, il centro del mondo."