Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Senza voler infierire e criticare sempre tutto, però pure queste operazioni mediatiche, che vanno anche bene, ognuno scrive quello che gli pare, purché ci sia la consapevolezza che vanno bene per riempire i giornali per due o tre giorni in un periodo come questo, va bene pure l'orto, fai un po' di colore, un po' di colore, però sempre tenendo presente che sono cose che ti puoi permettere perché ci sono state due settimane di pausa, che ti puoi permettere perché c'è stato un cambio d'allenatore eccetera eccetera. Ma questa cosa due giorni dura, poi c'è il campo, che è l'unica cosa che conta, e i lettori e i tifosi in generale non li puoi prendere in giro su queste cose qua, perché sennò poi i giornali fanno alla fine che in effetti stanno facendo, ma questo non solo nello sport, soprattutto in altri settori, che la gente non ti legge più perché non ti considera più credibile. Quindi a me va bene tutto, posso anche divertirmi a leggere la cosa dell'orto, però poi domenica c'è la partita, c'è il campo: io spero in uno 0-0, la realtà è questa. Mi rivolgo così idealmente ai colleghi che magari scrivono certe cose, purché poi magari quando si si torna sul campo si racconti in maniera obiettiva quello che succede sul campo, e se le cose vanno bene, bene, se vanno male però bisogna raccontare che vanno male e poi tutto il quadretto pittoresco dell'orticello, dell'aria cambiata e queste cose qua, va subito messo in soffitta poi. Alla fine è buono tutto nella comunicazione, solo che noi ci occupiamo di cose concrete, cioè il campo, che è l'unico sovrano. La curiosità più grande che ho è di natura tattica, perché io sinceramente ero convinto che lui non mettesse mano immediatamente alla difesa, magari facendola 4, mentre le ultime notizie e anche le prove che sono state fatte in allenamento sembrano andare in quella direzione, il che mi sorprende un pochino. Cioè io pensavo che Ranieri aspettasse una o due partite mantenendo la difesa a 3 e poi semmai passare a 4, che sappiamo chiaramente anche lui preferisce. Quindi da Ranieri vorrei sapere se ha già deciso se giocare a 3 o a 4 dietro. Poi c'è la questione Dybala, non tanto se gioca o non gioca, ma che c'ha sto ragazzo, se pensa di gestirlo in modo un po' diverso, chiedendogli magari un sacrificio in più".