Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Si parla del rinnovo di Paredes? Siamo messi male. Se la gente si arrabbia perché dico questo, più si arrabbia e più sono contento, così prima o poi reagiscono, perché così vedono la classifica reagiscono e dicono "oh comprateci pure qualche giocatore. Invece è sempre festa qua. Di Cesare non lo conosco, io ho sempre la teoria che è meglio prendere in Italia. Fosse stato così forte, ne avremmo sentito parlare, io i campioni veri li ho visti. Quando arrivano qua sono tutti campioni, pensate a Le Fée che campione che è. La cena della Roma? Una cosa di una tristezza unica. Ho notato una cosa: ricordate tutti quegli attori quelli che si avvicinavano a Trigoria quando c'era da mettersi in mostra? Di quelli non ce n'era nemmeno uno, molti sono amici pure di Daniele De Rossi, magari spero che abbiano disertato per fratellanza, chiamiamola così. Ma sono spariti tutti, tutti quelli del botteghino, come li chiamo io, quelli di Natale ecc., non si è visto più nessuno, siccome l'ho sempre non dico frequentati, però li vedevo, chi prendeva qualcosa, chi un biglietto, ma pure chi acchiappava una fotografia quando vincevi tre partite di fila. È sempre quello, è come Ryan che è venuto perché sapeva che si vinceva. È molto semplice arrivare ad Allegri, potresti chiamare Branchini, che uno dei primi procuratori del mondo, non d'Italia, del mondo, oppure l'avvocato storico di Allegri, Marcello de Luca Tamajo, che ha fatto anche per un periodo e il presidente del Napoli, vive a Roma, in centro, è raggiungibile da tutti e lo era anche prima solo che non ci hanno mai pensato o sono arrivati in ritardo, almeno un paio di volte. La prima e quando vinse lo Scudetto col Milan, ci provarono già all'epoca. Quando a volte si dice che potrebbe essere meglio non sapere i nomi di chi stanno trattando, è un'illusione che ci siamo fatti noi perché ce ne sono arrivati talmente tanti di giocatori... De Rossi tre giocatori non li conosceva, i primi tre che sono arrivati, ma che vi sembra normale. Ogni tanto mi ripeto il vecchio proverbio "il peggio non è mai morto", perché noi siamo andati peggio, non siamo andati meglio. Perché a un certo punto con Mourinho non fai il mercato, una volta spendi 7, l'altra volta lui dice del mercatino, non spendi niente, quello che c'hai c'hai, gioco con le carte che ho in mano. Ma poi hai speso 125 milioni, spesi veramente, questa è la cosa per cui secondo me io impazzirò tutto l'anno. Ve lo dicevo ieri: con il Lecce Dovbyk, Le Fée e Soulé, 93 milioni, tutti fuori. Ma a nessuno viene in mente di fare un pezzo su questo? Tutti hanno fatto il pezzo più scontato; non c'è il centravanti Dovbyk e la Roma fa il record di gol. Ma è peggio che non c'è Dovbyk, perché l'unica vittoria della Roma in questa serie negativa era senza il centravanti, contro il Torino, e quel centravanti che non avevi ha fatto gol, cioè Dybala. La vittoria ci ha salvato da un momento critico in classifica, ma ora ne devi fare 4-5 di fila".