Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Ieri sera ho incontrato una persona che mi ha riferito quali sarebbero i due allenatori sul taccuino di Ranieri. Uno, che a me sembra impossibile, è Antonio Conte. Secondo questa persona, se Conte vince lo Scudetto quest'anno va via subito da Napoli. Ci può anche stare, ma io non ci credo. L'altro nome è José Mourinho. E non è la prima persona che me lo dice. Guardate i segnali che sta mandando Mourinho e i segnali che ha mandato la società sugli arbitri qualche settimana fa, che hanno cambiato qualcosa all'interno di Trigoria, almeno dall'arrivo di Ranieri. Mourinho con le sue ultime dichiarazioni sul Fair Play Finanziario ha difeso indirettamente la Roma. Questa non è una cosa buttata lì, viene dall'estero, non viene dell'Italia. E siccome i proprietari della Roma stanno più all'estero che a Roma e questo si è capito, Mourinho ha tutti gli interessi all'estero, meno che in Italia, perché in Italia ha solo l'appoggio della tifoseria, che non ha ancora capito perché l'hanno mandato via, o forse l'ha capito, perché stavamo troppo alti in classifica. Tra i due, io riprenderei Mourinho. Su Allegri niente, ho un paio di fonti dirette, mi sono mosso, ma non mi sono arrivate notizie. Allegri è molto simile a Mourinho, a quel punto allora riprendi Mourinho, simile nel senso come gestione. Si sono lasciati male Mourinho e i Friedkin, è vero, come con De Rossi. Loro non hanno le carte per cacciarti dal punto di vista tecnico-sportivo, perché al massimo ti possono far vedere la classifica. E l'hanno fatto, sia con De Rossi che con Mourinho. Secondo me su Mourinho volevano andare di più sugli arbitri, ecco perché prim battevo su questo tasto. Mentre con De Rossi sono andati sulla classifica, gli hanno detto che stava andando male e lo hanno mandato via. Secondo me i rapporti si ricuciono, perché pure Mourinho e Ranieri non avevano un buon rapporto e ora invece ce l'hanno. Tutto si riaggiusta. Ne ho visti tanti di aggiustamenti da questo punto di vista. Con Sensi o Viola magari non si poteva più risolvere, soprattutto Viola se ti prendeva di petto non ti mollava più, ma questi americani non hanno la forza di dire "morto a vita". La vita di Mourinho è a Londra, dov'è anche la vita europea dei Friedkin. Allegri sarebbe più facile".