Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Quasi non vale più la pena sentirle queste conferenze stampa, anche dal punto di vista professionale. Anche perché domani vai a fare un titolo su questa conferenza stampa: qual è? Non esiste, io non lo vedo, poi per anni sono stato abituato per anni a doverli trovare i titoli però qui proprio non c'è. Forse un po' di più lo fai con Mancini ma su Ranieri no. Secondo me prima, anche nel momento in cui c'era una polemica, c'era più affetto, più legame tra l'interlocutore e quello che le rispondeva. Poi il 90% di quelli che vanno in conferenza, con tutto rispetto, non hanno esperienza calcistica. Loro sono cresciuti che gli allenamenti non li hanno mai visti, noi invece stavamo in campo. Io mi ricordo eravamo dentro al campo per l'allenamento del Brasile, con Cafu capitano, alla vigilia della finale del Mondiale del 2002, l'ultimo che vince il Brasile. Sul campo durante l'allenamento della vigilia della finale mondiale: di più che ci può essere? Contro la Germania di Voeller: lui parlò dentro tipo a un box, infatti si faticava molto a entrare perché c'erano tutti i giornalisti della finale mondiale. Dall'altra parte ha parlato l'allenatore del Brasile Scolari e s'è preso un teatro, c'è gente che il giorno dopo ancora entrava chiedendo la domanda, stavano giocando ormai. Avevano parlato 70 ore di fila. Quello era il calcio, i ragazzi che vanno qui non hanno avuto esperienze di questo genere. Noi vedevamo tutti gli allenamenti, al Tre Fontane, a Trigoria, nei ritiri. Ora nei ritiri mica vedi più niente, vedi qualcosa ogni tanto che ti fanno vedere, forse. Io mi ricordo che il primo Napoli di Sarri, siccome lui era una novità per il Napoli, in estate avevano messo le telecamere e avevano fatto vedere gli allenamenti del ritiro. Al terzo allenamento Sarri ha fatto bloccare tutto perché davano praticamente le immagini pulite di tutto l'allenamento, di come lui li faceva muovere in campo. E lì parliamo del ritiro. Noi eravamo abituati a stare dentro il campo. Io una volta ti passai in diretta al telefono Denilson, che era titolare del Brasile. Adesso al massimo ti posso passare un brasiliano che passa a piazza San Pietro, perché ormai chi ti passano... Danno ogni tanto due scarti a Mangiante per farlo stare buono. Poi deve andare in diretta, gli fa 2-3 domande pilotate e finisce così. Molti non fanno domande più "scomode" perché hanno paura che poi quel pezzo di risposta in cui magari gli rispondono male va a finire sui social per cui si prendono si prendono gli insulti e allora dicono "perché devo farmi insultare?" e subentra pure questo. Noi ci appiccicavano in continuazione, Capello erano più le volte che se ne andava senza rispondere. Chi preferirei tra Bilbao e Lazio in caso di passaggio del turno? Io Lazio, innanzitutto perché la conosci meglio, poi hai Ranieri, che comunque nei derby si è sempre fatto rispettare in un certo modo, come sappiamo. E in più perché io ci sono stato diverse volte lì, è piuttosto difficile giocare, c'è un ambiente caldissimo per davvero, di tifosi che hanno solo quella squadra ed è come se fosse una nazionale. E poi noi abbiamo visto all'Olimpico il Bilbao, è stata una delle partite migliori della Roma, almeno per un tempo, di quest'anno, addirittura forse la migliore di Juric, eppure poi alla fine hai fatto 1-1".